Google irrompe nella telefonia mobile

Google irrompe nella telefonia mobile
DOPO CIRCA un anno di attesa e speculazioni, arriva il Gphone, la soluzione Google per il mercato della telefonia mobile. Oggi pomeriggio, infatti, il gigante di Mountain View ha finalmente svelato i suoi piani per entrare nell'universo dei dispositivi portatili. Ma chi si aspettava uno smartphone evoluto sul modello dell'iPhone resterà deluso. Google non produrrà un proprio cellulare, ma lancerà una piattaforma software per dispositivi mobili che permetterà agli utenti di navigare "on the road" come se si trovassero a casa.

La piattaforma, nome in codice Android, si baserà sul sistema operativo open source Linux e sul linguaggio Java e sarà disponibile dalla seconda metà del prossimo anno. Integrerà un'interfaccia personalizzabile, un servizio di messaggeria e tutte le applicazioni attualmente fornite da Google, come GoogleEarth, Google Maps e la suite office di Google.

L'obiettivo del sistema operativo targato Google è di trasformare qualsiasi smartphone dotato delle caratteristiche necessarie in un vero e proprio mini-computer, in grado di svolgere tutte - o quasi - le funzioni normalmente svolte dal pc di casa. E per rendere l'esperienza ancora più "desktop-like", Google distribuirà anche un tool di sviluppo per permettere alle terze parti di creare velocemente e semplicemente delle applicazioni per il sistema operativo compatibile con ogni telefonino che monti Android.

Un obiettivo ambizioso, che dovrà quindi essere sostenuto da un hardware adatto. Secondo quanto trapelato fino ad adesso, infatti, Google ha chiesto ai costruttori che vorranno adottare Androiddei requisiti tecnici minimi. I "Gphone" dovranno essere dotati di videocamera, tecnologia Wi-Fi (che permetterà l'accesso ad internet attraverso le reti senza fili), compatibilità con lo standard di trasmissione dati 3G e sistema di rilevazione satellitare. Caratteristiche che ormai iniziano ad essere disponibili in quasi tutti gli smartphone di fascia media, e che presto, probabilmente, diventeranno abbastanza economiche da essere diffuse su tutti i cellulari.

Insomma, Mountain View spera di gettare le basi per un'architettura comune ma non proprietaria, un vero e proprio "open standard". A sostenere il progetto ci sarà un'alleanza di una trentina di produttori e operatori, la Open Handset Alliance.

"La nostra collaborazione con i produttori - ha spiegato infatti il Ceo di Google Eric Schimdt - ci permetterà di portare il nostro sistema su migliaia di cellulari. E mostrerà a milioni di utenti il vero potenziale della tecnologia mobile, che finora non è stato sfruttato appieno. Cambieremo il modo in cui le persone condividono le informazioni. Per sempre".

E sono molti i colossi della telefonia che hanno deciso di aderire all'"alleanza". E' già sicura la partecipazione di Samsung, Motorola, Lg, Htc e Intel fra i costruttori di hardware e Sprint Nextel, T-Mobile e Tim fra i carrier telefonici. Ma tra i grandi assenti ci sono anche nomi di peso, come la Nokia e la Sony-Ericsson. Ma non è escluso che anche quest'ultime decidano di salire sul carro del Gphone non appena l'alleanza si sarà concretizzata. I contatti fra Google e i giganti della telefonia, infatti, proseguono ancora nelle ultime ore. E i negoziati hanno alte probabilità di andare in porto, visto che Google ha intenzione di distribuire gratuitamente il sistema ai produttori. Un risparmio che probabilmente verrà avvertito anche dagli utenti finali. "Speriamo - sottolineano infatti da Mountain View - di rendere low-cost gli smart-phone"

Non è ancora chiaro il modello economico che sosterrà il progetto. Nei mesi scorsi erano emersi dati sulla possibilità di permettere agli utenti di chiamare gratuitamente, in cambio dell'ascolto - prima della telefonata - di una breve pubblicità. Ma la partecipazione di carrier così importanti al progetto rende difficile il realizzarsi di questa ipotesi che prevede, di fatto, la perdita da parte degli operatori di gran parte dei guadagni. Più probabile, invece, che Google punti semplicemente ad allargare la sua base utenti - e quindi i suoi introiti pubblicitari - anche a chi usa internet fuori dalle mura domestiche, offrendo un prodotto che permetta una navigazione web del tutto simile a quella fruibile sul proprio pc. Con un'unica differenza: l'obbligo di usare Google come motore di ricerca.

Android, però, si troverà ad affrontare una concorrenza a dir poco agguerrita. Tra i rivali più temibili senz'altro è da citare il Mac Os X di Apple, ormai di serie su tutti i prodotti di Cupertino, dall'iPhone all'Apple Tv, passando per i nuovi iPod e i computer della mela. Ma è Symbian l'ostacolo più impegnativo alla conquista del mercato mobile da parte della grande G. Attualmente, infatti, il 59% dei cellulari "intelligenti" monta il sistema operativo mobile Symbian. Un sistema altamente specializzato che può contare su circa 74 milioni di utilizzatori in tutto il mondo. E che, prevede la IDC, nel 2011 saranno 151 milioni. Mentre gli utenti di una versione "mobile" di Linux - sul quale sarà basato il G-System - sono per adesso solo 13 milioni. Su numeri simili si attesta anche la base di mercato di Windows Mobile. Che, però, ha alle spalle Microsoft, in assoluto il player più importante - e ricco - dell'informatica. "La Microsoft non ha certo paura di Google", ha assicurato infatti Ceo Steve Ballmer dopo la diffusione di notizie su Android.

Fonte www.repubblica.it
Postato da Fabio Mattis il 06/11/2007 10:36:03 in News dal Mondo | Scrivi Share/Save/Bookmark
 

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